La privacy non va in vacanza: non si può mai sapere quando possono arrivare i controlli e in effetti i garanti di tutti i 28 paesi membri dell’unione europea stanno lavorando sodo per sviscerare tutte le difficoltà applicative del gdr.
Le loro azioni sono pressoché uniformi nell’affrontare le discussioni e le problematiche; questo ci porta a capire come in realtà ci troviamo di fronte a un vero e proprio sistema blindato, progettato per essere il più possibile efficiente.
Stanno lavorando a partire dal grande scandalo Cambridge Analytica e tutte le problematiche che sono emerse per fissare dei punti e per sviluppare quali saranno le linee guida future.
Sono stati messi sotto la lente d’ingrandimento gli annunci pubblicitari online le ads automatiche e tutti i cookies per i quali a breve si dovrà assistere ad una modifica della direttiva che li riguarda.
Quello che è certo è che, da quanto emerge dalle attività investigative dei garanti europei, si dovrà a tutti gli effetti creare una vera e propria filiera dei dati, vale a dire dal momento in cui le imprese il libero professionisti raccolgono i dati i propri clienti fornitori collaboratori dovranno comunque dimostrare di tenere traccia di quello che avviene di questi dati: non solo del loro trattamento ma eventuali cessioni o terzi perdite e quant’altro.
Se non l’avevate ancora capito, la privacy è a tutti gli effetti una questione che viene presa in modo serio dai garanti europei e, perciò, se non lo avete ancora fatto vi invito a rendervi conforme al più presto per non incorrere in una sanzione che vi ricordo può essere pari al 2 per cento del vostro fatturato lordo o addirittura al 4 per cento nei casi più gravi.