La prima trappola della privacy la si incontra al momento della raccolta dei dati personali dei proprio clienti.
Imprenditori e professionisti si ritrovano in buona fede a trattare con numeri di telefono, e-mail e foto personali, spesso anche offerti volontariamente. Ciò non li esonera, però, da una condotta rigorosa e garantista della privacy delle persone. In gioco c’è la non utilizzabilità dei dati stessi.
Il consenso al trattamento dei dati, infatti, deve essere informato. Ciò significa che si deve spiegare loro come e per quali finalità verranno trattati e richiedere un consenso specifico per ognuna.
Non si poi dimenticare di comunicare i contatti del titolare del trattamento aziendale per l’esercizio dei diritti che il Regolamento sulla privacy riconosce: diniego, aggiornamento, rettifica, cancellazione, oblio, portabilità.
Affronteremo l’argomento analizzando casi specifici.
L’appuntamento è per la consueta diretta del giovedì sera alle 21