La sicurezza informatica assume grande importanza nel business, sottovalutarla comporta un rischio altissimo con conseguenze dannose incalcolabili.
Non si tratta solamente di rendere accessibili ad esterni malintenzionati i dati dei propri clienti. E’ la stessa attività imprenditoriale a risentirne.
La sicurezza informatica è cruciale per garantire l’operatività quotidiana ovvero la business continuity. Pensiamo agli attacchi DoS/DDoS o ai ransomware che rendono inaccessibili le risorse della propria infrastruttura IT. Inaccessibilità significa non poter utilizzare i propri strumenti e, dunque, fermare il lavoro per ore, giorni, settimane o per sempre, nel peggiore dei casi.
Un attacco informatico può essere dannoso per il marketing. Perdere nominativi e contatti dei clienti significa annullare il fatturato, compromettere la reputazione per la mancata gestione post-vendita. Può significare rendersi inadempienti per gli obblighi di legge imposti dal codice del consumo, in caso di vendita ai consumatori.
La sicurezza informatica assume importanza in ambito di tutela della proprietà intellettuale. Proteggere il proprio know-how, idee, progetti, brevetti o software significa garantirsi l’opportunità di continuare ad operare sul mercato.
Almeno il 70% dell’adempimento privacy consiste nel garantire la sicurezza informatica.
La maggior parte dei #professionisti e delle PMI si adagia sull’erroneo convincimento che la privacy non sia cambiata e che consista in una inutile montagna di scartoffie e adempimenti burocratici.
In realtà si parte sì dalla teoria, però la privacy aziendale deve essere interamente ripensata, essendo cambiati parametri ed impostazioni. Negli ultimi 25 anni il mondo si è trasformato. Il GDPR ha preso atto delle innovazioni tecnologiche e le criticità in termini di sicurezza. Ha sancito il principio della privacy by design proprio perché la privacy deve rientrare nel business plan al pari di ogni altro processo aziendale.
A meno di essere rimasti a lavorare in modalità analogica e, cioè, senza l’uso di PC né connessione ad internet, la cyber security è una tematica che tutti i titolari di partita iva devono valutare attentamente, a prescindere dalle dimensioni dell’impresa e dal fatturato.
I crimini informatici possono colpire qualunque realtà imprenditoriale. E’ proprio nei contesti più ristretti che i criminali agiscono indisturbati perché non ci sono informazione e formazione adeguati e, dunque, sono più vulnerabili.
Proteggersi è alla portata di tutti. Bastano piccoli e costanti accorgimenti ma, soprattutto, monitoraggio e formazione continui.