Digitalizzare l’impresa può avere serie ripercussioni sulla sicurezza aziendale e sulla conformità alla privacy. Il prodotto può essere ottimo, certificato e cifrato, ma l’implementazione in azienda è responsabilità dell’imprenditore.
Molti sono gli aspetti da tenere in considerazione per una valutazione adeguatamente ponderata.
Introdurre una nuova tecnologia nel proprio ambito aziendale può essere il complesso ma soprattutto delicato.
Possiamo essere invogliati all’acquisto di un prodotto di innovazione tecnologica molto interessante, anche da un punto di vista economico, e che consente di aumentare efficienza e
produttività. Ciò però richiede di fare una valutazione sia del prodotto in sé, di come implementarlo correttamente nella nostra rete aziendale.
Innanzitutto è importante avere tutta una serie di informazioni e garanzie dal produttore stesso su come funziona per comprendere se l’utilizzo dello strumento di per sé può comportare dei rischi dal punto di vista della privacy e della sicurezza informatica.
Non si può escludere che, anche qualora si tratti di un buon prodotto, provvisto di certificazione, che probabilmente dispone anche di una cifratura a 128 bit o superiore. Tuttavia occorre considerare che implementarlo nella propria azienda non esclude la responsabilità dell’acquirente.
Se a norma del codice civile, quindi, sussiste una responsabilità del produttore per i vizi della cosa venduta, questi può sempre eccepire un’inosservanza delle istruzioni d’uso riportate nel manuale, un uso scorretto o per un implementazione aziendale erroneo o inadeguato.
Si ricade in un’ipotesi di responsabilità condivisa laddove dunque si possa dimostrare che vi sia una
corresponsabilità del produttore.
Diversamente se si tratta di un problema derivante esclusivamente dalla fase successiva di implementazione, è evidente che la responsabilità rimane esclusivamente dell’imprenditore-acquirente.
Va poi valutato attentamente se l’utilizzazione di quella tecnologia ricada nei casi in cui è obbligatoria la valutazione di impatto o addirittura se sia necessario chiedere una consultazione preventiva al garante.
Occorre poi investire in formazione sul corretto uso di quella tecnologia altrimenti sarebbe un po’ come guidare senza la patente.
Digitalizzare l’impresa è, dunque, qualcosa da ponderare molto attentamente.